Portobello Celebrated Butter Gin

Viene usato come base il Portobello Road Gin e ridistillato con 10 blocchi di burro inglese non salato

In “Sketches by Boz”, Dickens parla dell’esperienza di essere in un Gin Palace. Durante la sua visita, ha registrato diverse espressioni di gin con titoli come: “The real knock me down”, “The strip me naked”, “Cream of the Valley” e “The Celebrated Butter Gin”.

I nomi o ‘marchi’ del gin erano molto descrittivi, forse perché la maggior parte di coloro che li bevevano erano quasi certamente analfabeti.

È anche molto improbabile che i produttori di gin distillassero con il burro.

Il nome “Celebrated Butter Gin” era probabilmente uno dei primi strumenti di marketing utilizzati per suggerire che il gin fosse di alta qualità, proprio come il Crème de mûre o il menthe, poiché in quei tempi zucchero e grassi erano piaceri riservati ai ricchi.

Se eri un povero, non potevi permetterti il burro sul pane, ma qualcosa di più economico come il grasso di manzo.

“Poi, l’ingegno viene esaurito nel creare titoli attraenti per le diverse descrizioni di gin; e la parte della comunità che beve dram, mentre guarda i giganteschi annunci in bianco e nero, che solo possono essere eguagliati in grandezza dalle figure sotto di loro, è lasciata in uno stato di piacevole esitazione tra ‘The Cream of the Valley’, ‘The Out and Out’, ‘The No Mistake’, ‘The Good for Mixing’, ‘The real Knock-me-down’, ‘The Celebrated Butter Gin’, ‘The regular Flare-up’ e una dozzina di altri liquori altrettanto invitanti e salutari.” – Charles Dickens, Sketches by Boz.